lunedì 31 marzo 2014

A Vorno


Questa è una quarta elementare di Vorno: un anno scolastico pieno che mi mise di fronte alla solitudine delle insegnanti chiuse nelle loro classi e restìe a comunicare. Vedete ancora i grembiuli neri e bianchi e i fiocchi che si scioglievano di continuo. Si faceva un giornalino, si portava la carta usata alla cartiera in Cima Vorno (ecologici della prima ora!) ma tutto nella più completa separazione dalle altre insegnanti non abituate agli spifferi d'aria di quel periodo.

venerdì 28 marzo 2014

Passeggiata fruttuosa

Bella, bella mattinata. Col sole in faccia a giro nei miei posti, a guardare la pianta madre di exocorda: eccola qui.

E a cercare, e trovare le orchidee selvatiche:


Occorre attenzione per non pestarle.


giovedì 27 marzo 2014

Aggiornamento sui fiori

Continuerò con i giorni di scuola ma oggi privilegio altri fiori.
La talea di Exocorda rubata in ottobre è campata e ha fatto i fiori.

Il profumato Lillà.

La Dimorphoteca di Maddalena.

mercoledì 26 marzo 2014

La festa degli alberi

Non so se la fanno ancora quella festa. Quel giorno, mi sembra in ottobre, si andò a piedi fino a un piccolissimo paese, Brica. Quei bambini camminavano più svelti di me e mi insegnarono luoghi e nomi di piante; anche che la scuola era importante e seria. Li vedete quei fiori che mi circondavano. Per me sono sempre così. Qualcuno non c'è più, qualcuno ha avuto scosse troppo forti dalla vita, altri li ho rincontrati e mi hanno sorriso. Quel pezzetto di vita di tanti anni fa sia, come lo è per me, la rugiada che dà sollievo alle piante nelle ore notturne dei giorni secchi.


martedì 25 marzo 2014

A scuola

Riguardando dentro vecchie scatole polverose ho ritrovato fotografie che ripercorrono una parte della vita e testimoniano che una volta, tanto tempo fa, ero maestra.


Questo è il primo gruppo di bambini (ne mancano due) ai quali ho insegnato qualcosa per un anno scolastico.
Ferdinando, Antonella, Paola, Ivano, Mara, Loredana, Carlino, Alessandra, Giacomina. Mancano nella foto Oriana e Simonetta.
Tre in prima, quattro in seconda, due in terza, uno in quarta e una in quinta elementare: una pluriclasse unica, si chiamava.
La scuola iniziava il primo di ottobre e quell'anno, il 1967, l'ottobre fu stupendo: ricordo le camminate che giornalmente facevo nel pomeriggio per andare a trovare un'altra maestra che lavorava in un paesino abbastanza vicino. La scuola era a Villa Soraggio, nel comune di Sillano.

mercoledì 19 marzo 2014

Lo scasso e gli aironi

Sono cinque o sei giorni che in un lungo campo incolto vicino alla mia casa lavorano trattori e scavatori dalla mattina alla sera: la  cosiddetta quiete della campagna. Scavano, pareggiano, riscavano...Probabilmente ci verrà un oliveto, un bell'oliveto. Appena iniziarono ad andare le macchine si formarono gruppi di aironi che trovano sopra quello che era sotto, senza alcuno sforzo. Il frastuono non è musica per le orecchie ma veder lavorare la terra è bello per gli occhi.


domenica 16 marzo 2014

Un papavero a marzo

Vedi un papavero e pensi all'estate, al caldo, al grano, alle stelline in fronte. Quei petali rossi che si attaccavano alle labbra, fragili e precari erano i prati dietro casa, liberi dal grigiore della scuola, scalzi e sudati nel sole.

sabato 15 marzo 2014

L'orchidea selvatica. Meno male!

L'aspettavo anche quest'anno ma non ero più molto sicura di rivederla. Il fatto è che in quel prato hanno lavorato la terra con un trattore, in autunno, hanno tranciato erbe e fiori che completavano il posto delle orchidee. Invece è lì; per le sorelle più chiare aspetterò ancora un po'.



lunedì 10 marzo 2014

Varie






Da noi, tra gli alberi, i primi sono i susini selvatici, come questo che ha voluto abbellire la casa abbandonata.


Lucia Rosa mi manda a dire che un fiorellino azzurro è fiorito: è questo?

Ipheion, mi sembra, sono fioriti anche a me, nei vasi e in piena terra.




sabato 1 marzo 2014

Marzo

Marzo, chi ha la bella gamba "vadi" scalzo...ma piove come Dio la manda e conviene tenere calze e scarpe. Ma che diceva la vecchia poesia che imparavamo a memoria? "Che dice la pioggerellina di marzo che picchia argentina sui tegoli...Di là dalla nuvola nera, di là dalla nuvola grigia che in cielo si pigia, domani uscirà primavera...". Le poesie che s'imparavano a mente alle elementari restano impresse e magari dopo quaranta, cinquanta e più anni ritornano. Quest'anno la primavera è già uscita:


Susino nell'orto

Susino accanto a resti di una casa

Soffione