venerdì 30 maggio 2014

Di documenti persi e ritrovati, di settimane pese

Tutti gli anni questo è il periodo, diciamo le settimane, di pratiche per cui non sono portata, che mi rendono ansiosa e desiderosa di finire presto: 730, isee, tasi e chissà quale altra diavoleria mi acciaccano e di fronte alla ragazza del Caf mi sento quasi stupida. Ma tocca farle quelle pratiche, specie ai poveri cristi che devono avere indietro dal fisco qualche prezioso euro. E a chi tocca?  Già in aprile mi sento nervosa: apro buste, cerco ricevute, telefono ai figli per sapere se hanno tutto pronto. Chissà perché non si trovano documenti, fogli, ricevute, saltano fuori scontrini illeggibili... e poi vado sperando in bene. Ma non sempre le cose vanno lisce e diventano, come si diceva, palloccorose. Non voglio dire altro, è quasi finita ormai e posso riguardare i miei fiori e bighellonare per la campagna.
Il puledrino e la sua mamma


domenica 25 maggio 2014

sabato 24 maggio 2014

Del pulire e tagliare le verdure

Le verdure mi piacciono mescolate, non troppo, però, con misura e tenendo conto del loro colore. Sia cotte che crude sono belle anche da sole ma l'armonia di due o tre colori le rende migliori. Prima bisogna sfogliarle, sbucciarle, spezzettarle e metterle nell'acqua e già questi gesti ripagano le mani e gli occhi. Insomma, ho preparato una bella peperonata e mi sono divertita.



giovedì 22 maggio 2014

Di fiordalisi e cicogne

Il primo è sbocciato, scuro, cesellato di petali, alto. Era un semino scappato in quel vaso dalla fine dell'altra estate; in autunno e in inverno si è riposato e alle prime giornate di primavera ha deciso di far vedere le foglie e lo stelo che è cresciuto a vista d'occhio. Ma come sarà?


Mentre andavo a comprare un po' di frutta all'Unitaria ho dato un'occhiata al nido della cicogna, ed ecco qua anche i cicognini quasi pronti per il volo.









lunedì 19 maggio 2014

In Padule

La palude per noi è il Padule, dove fino a circa centocinquanta anni fa c'era un lago, un lago esteso, formato anticamente dal nostro Serchio, deviato e regimato, in modo da portare acque verso la pianura ad est di Lucca ed evitare danni alla città. Chi lo chiamava lago di Sesto, chi di Bientina, comunque fu poi "bonificato" ma il suo posto è ancora lì; ora è per molti il padule di Porcari che ha chiamato così anche una località. Il padule e i resti del lago sono però ben visibili e fruibili anche dal Compitese. Chi puo' ci vada, è uno spazio direi incantato.




venerdì 16 maggio 2014

Fresco la notte e al mattino

Come noi anche le piante e i fiori sentono la differenza di calore tra la notte e il giorno e non crescono veloci come certi anni. Comunque fioriscono e forse i fiori durano di più.


Questo è il primo fiore della pianta di rose che mi ha regalato Silvia.


E questo il grazioso fiore di oenothera, pianta raccolta due anni fa lungo la via Romana trafficatissima.

Ed ecco la raffinatissima nigella che si accontenta veramente di poco e rende tanto.


mercoledì 14 maggio 2014

Un percorso diverso...con sorprese.

Che splendore,stamani, sole caldo e aria fresca, luce bellissima. Ho fatto un percorso diverso, sono andata verso nord ovest e ho trovato subito questo:
Sì, proprio un nespolo con i suoi frutti, già dolci e succosi; è una fila di quattro o cinque piante che avevo già notato tempo fa. Ma il cammino è continuato verso un boschetto, con prevalenza di querce, non fitto e con piccole radure piene di erbe e fiori:


La liliacea bella, come la chiamo io e orchidee tardive si muovevano al vento leggero: la bellezza.

Già basta.



domenica 11 maggio 2014

Il poggio delle Filipendule

E' rivolto verso nord, è fresco e umido (il viottolo sottostante è quasi sempre bagnato); su quel poggio tutte le primavere nascono le Filipendule: un colpo d'occhio che le foto non rendono appieno.




Otto rospi, otto!

Eccoli qua:


Silvio stava togliendo l'ultima parvenza di serretta davanti casa e spostava vasi per ripulire la corticella. Sotto un grosso vaso erano state posizionate due tavolette. Lì, dove il rubinetto sovrastante lasciava cadere ogni tanto una goccia d'acqua, vivevano e crescevano otto rospi di una dimensione già ragguardevole, uno sopra l'altro e infatti alcuni non si vedono. Li abbiamo messi uno a uno in una borsa di cartoncino e li abbiamo depositati nell'orto. Che facciano il loro dovere catturando insetti e vermi dannosi alle piante. P.S. Il rubinetto è stato cambiato.




giovedì 8 maggio 2014

Il colore rosa al mattino e verso sera.

Una bella rosa ricadente che mi riempie gli occhi durante le passeggiate mattutine.

Il papavero rosa nel mio orto, sempre nella luce del mattino.

La saponaria dei Monti Pisani nella luce del quasi-tramonto.


domenica 4 maggio 2014

La rosa bianca






Cresceva, dietro una tomba vicina ai miei nonni, una pianta di rosa. Sopravvissuta a estati e inverni, non più guardata né potata, tuttavia viveva, fioriva rose bianche profumate ed anche semi nei suoi frutticini.
Ma facevano lavori nel prato dietro le tombe, dava noia quella pianta spinosa.
Molti rametti erano già spezzati e il futuro incerto. 
Li raccolsi e li misi nella terra, nel mio giardino, però.
Ora non c'è più dietro la tomba la pianta annosa a profumare l'aria.
Vive ancora e fiorisce nel mio orto, un po' in disparte, per non dare noia.

venerdì 2 maggio 2014

E bene venga Maggio/ e maggio l'è venuto.



Così cantava con la sua voce meravigliosa Caterina Bueno riportando parole antiche dei nostri contadini toscani. "Eccolo maggio, fa fiorì le rose...diceva e dava concretezza a un mondo duro e vicino alla natura, che con quel mese usciva finalmente da giorni difficili e rinverdiva orti e campi...ma faceva anche fiorire le rose. E non dimenticare la bellezza e la gentilezza dei fiori rendeva la vita più vivibile. Come sempre.