venerdì 13 settembre 2013

Sassi e ghiove

Si ritorna alla base e la base sono gli anni, le cose, le persone della corte. Mio padre più volte raccontava che "una volta" per venire a Sant'Anna, ai "Lucchini" ci voleva "il passaporto", a intendere che il territorio (e quello che c'era sopra) era segnato e di proprietà di chi ci viveva. Anche fra corte e corte esistevano regole non scritte che consigliavano atteggiamenti atti a non rompere equilibri: altrimenti (parlo, naturalmente, dei ragazzi) erano sassate e ghiove. Di teste sanguinanti di ragazzini se ne sentiva dire, sassi tirati con le "filombre" che se non ce l'avevi non eri nessuno. Le ghiove (termine ormai scomparso) le trovavi nei campi arati e facevano male, ve lo garantisco, oltre a sporcarti tutto e , se le prendevi di fronte, a farti lacrimare gli occhi.

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