sabato 23 novembre 2013

Lucca

Dovevo mettermi il cappotto e il cappellino e per questo rispondevo in ritardo e diventavo ritrosa e zitta quando mia madre mi portava a Lucca. Lucca voleva dire la città dentro le Mura, i palazzi grigi e tetri che mi sovrastavano, facce sconosciute e soprattutto il negozio dove lavorava mio padre: caldo e accogliente, di legno lucido color miele ma per me, allora, luogo di imbarazzo. Lucca voleva dire perdere padronanza, uscire dalla corte dove tutto era familiare e sicuro. Non ero ancora pronta per la città, mi sembrava strano dovermi vestire diversamente, mettermi, in inverno, il cappotto che mi impacciava i movimenti e salire sulla bicicletta di mia madre, sul sedile posteriore freddo e scomodo...continua

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