martedì 27 novembre 2012

E così c'è un elenco di nomi, di parentele, di anni lontani; ma un elenco significativo, commovente per me: si ritrovano persone, si precisano i legami fra loro, si scoprono sconosciuti, si ricordano quelli che non ci sono più, si rivedono gli atteggiamenti, i discorsi, le facce di quelli che, poi, avremmo conosciuto anche noi bimbe nate negli anni successivi alla guerra. Quelle persone, quelle famiglie, erano presenti nel 1935, noi saremmo nate in un periodo migliore, saremmo arrivate senza conoscere le ferite del fascismo e della guerra e nemmeno dell'emigrazione ma il substrato delle nostra crescita era quello, noi avremmo bevuto quei dolori, quelle gioie, quelle speranze. La vita avrebbe avuto un percorso suo ma la partenza era nota, non si nasceva da niente e nel niente.

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