domenica 4 novembre 2012

I fratelli Lenzi
Erano tre i fratelli Lenzi, grandi, più grandi dei miei fratelli, lavoravano e in corte era difficile vederli durante il giorno. Ma avevano un giradischi e avevano un motore. Si sentiva la musica dalle finestre quando, insieme alle ragazze della corte si esercitavano nei balli, ed era come stare al cinematografo, solo che non si vedevano i ballerini ma oltre la musica si sentivano le risate e le parole. Il motore non so di quale fratello era, io so che nelle domeniche d'estate sentivo l'odore di olio e benzina quando lo provavano e lo pulivano per bene, un misto di profumi che col caldo dell'aria si esaltava; mi piaceva quell'odore che non si sente quasi più, bisogna forse andare in un'officina meccanica, ma no, no, oggi fanno olii tutti diversi, quell'odore è proprio perduto. Li ho presenti tutti e tre ma mi ricordo solo due nomi: Mileno, il più grande e alto e Pietrino, per il terzo qualcuno mi rinfreschi la memoria.

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