sabato 3 novembre 2012

Si ricomincia con le persone
Emma
Non ho mai saputo di dove venisse Emma, come fosse capitata nella corte a fare i lavori nella casa dei Peschiera, semplicemente era parte di Fibbiani e che domande ti devi fare da piccola? Due cose in particolare ricordo di questa persona piccola e di poche parole, la bicicletta e il lavaggio di piccoli capi di biancheria e di verdure alla pompa. La bicicletta non so di chi fosse, lei non sapeva andarci, aveva, mi sembra, un colore gialliccio, non era nera come la maggior parte a quel tempo; Emma metteva le mani sulle manopole e al manubrio attaccava una grossa sporta di paglia, poi s'incamminava spingendo la bicicletta per via Vecchi Pardini alla volta dei negozi che erano a Musolino: la bicicletta le serviva per trasportare il peso della sporta piena e a me, che l'avevo sempre vista fare così, non sembrava strano. Qualche volta l'ho vista alla pompa a lavare i ravanelli (le radicine, si chiamavano), quelle palline rosse sotto lo scroscio dell'acqua erano belle a vedersi come anche quando sciacquava i calzini rovesciandoli varie volte; eseguiva quei piccoli lavori con una calma e un metodo che denotava rispetto per le cose. A me Emma è sempre sembrata vecchia, ma forse proprio non lo era; non so chi mi raccontava di un figlio o figlia? che aveva da qualche parte ma quello che notavo di lei era la sua mitezza, il non alzare mai la voce, lo svolgere con precisione tanti lavori e, naturalmente, il suo perenne dolce sorriso.

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