mercoledì 28 novembre 2012

E tutti questi nomi si ripetono da nonni e nonne a nipoti e nipotine così che saresti in grado di risalire ai tuoi antenati molto facilmente, seguendo, appunto la linea dei nomi. E che bei nomi sono, indirizzati dal ricordo, dalla necessità del ricordo o anche dalla fantasia, dai libri letti, dalle idee, dalle speranze. E così le bambine si chiamavano Elvira, Italia, Nella, Rosa, Dina, Eufemia, Eugenia, Fosca, Pia, Nara, Davidina, Ernesta, Viola, Ester, Giorgia e Giorgina, Matilde, Margherita, Marina, Emma, Dantina, Fedora, Liana, Ines, Assunta, Stella, Faustina, Delfa, Mistica, Tosca, Adele, Iolanda, Elsa, Norma, Lia, Loda, Carmelinda, Teresa, Isola, Severina, Edilia, Assunta, Pasqua e Pasquina, Zelmira, Felice usato per maschi e femmine, Gemma, Dora, Uliena, Elia con l'accento sulla e, Virginia, Lida, Albertina oltre ad Anna e Maria che non facevano però la parte del leone. Ognuno di questi nomi si incarnava con la donna che lo portava e, insieme, creavano un universo di visi, caratteri, parlate, risate, andature, comportamenti: un insegnamento permanente per noi bambine e bambini; avevamo nella corte una scuola unica senza banchi né bacchette, le insegnanti non ti insegnavano eppure tu imparavi.

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