mercoledì 8 maggio 2013

Via Vecchi Pardini che ho visto sterrata fino a grande, dove ho imparato ad andare in bicicletta sbucciandomi ginocchia e nodelli dei piedi, dove passavano la notte i barrocci di Pistelloni e le voci smorzate dei contadini, che si traversava senza guardare uscendo dalle porte per andare sul pratino o a fare l'altalena nel chiassetto di Elvira o per andare sulla fossa, nei campi fino al Fossetto e sui poggi del fiume cos'è diventata ormai da tanto tempo? Un'autostrada stretta tra muri di case e cancelletti di giardini percorsa nelle due direzioni da auto veloci e impazienti (i guidatori): ancora vedi qualche persona a piedi o magari in bicicletta che sa quando parte e non sa se arriverà sana e salva alla meta.
La rosa mutabile che avrà certo più di trent'anni: ne prendemmo una "talla" in un autogrill sull'autostrada del Sole

Una liliacea splendida della quale non conosco ancora il nome né la provenienza

Semplicissima rosa rampicante che ha fatto il suo primo boccio: presa "talla" almeno due anni fa; ricadeva scomposta dal muro di una villa a S:Pietro a Vico

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