venerdì 21 giugno 2013

Quando si sente, s'intuisce quasi, una scossa di terremoto, una freccia di calore si diffonde nel corpo, gli occhi si volgono verso qualcuno o qualcosa poi, come oggi verso mezzogiorno e mezzo, si aspetta che passi ad occhi chiusi oppure ci si precipita fuori dalle case. Pure a pianterreno era forte. E da noi era abbastanza lontana. Dopo ho finito di mangiare, ho preso il caffé, ho lavato i piatti e sono andata a leggere e riposare.
Quando è stato meno caldo ho pensato all'orto e ai fiori, come sempre. A qualcuno è andata meno bene e per fortuna non malissimo.
Quasi bianco, il malvone, con una leggerissima sfumatura rosata

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