domenica 2 giugno 2013

Ieri pomeriggio passeggiata sul fiume, sul Serchio, Circa 8 chilometri il percorso più lungo che partiva dal Tiro a Segno, riva sinistra, arrivava a Ponte S.Pietro, traversava il ponte e dalla riva destra tornava alla partenza percorrendo la passerella che fu costruita vari anni fa. Un pugno nell'occhio ma serve per chi corre a piedi, per chi va a piedi o in bicicletta, dice mia figlia. Questa è un'iniziativa di alcuni gruppi santannesi e da persone che conosco, sono alcuni anni che viene organizzata e richiama molta gente. Così, per fortuna col favore del tempo, s'è camminato per circa due ore riguardando luoghi ben conosciuti una volta e utilizzati come villeggiatura giornaliera d'estate ma anche come risorsa per le famiglie (tanti allora pescavano e il fiume era generoso: anguille, barbi, lucci che venivano cucinati dalle donne seguendo ricette antiche che deliziavano il palato, anche dei bimbi che, allora, mangiavano tutto quello che era in tavola, con rarissime eccezioni.)
Ho visto una certa cura, specie nella riva destra dove ancora si coltiva grano e ci sono panchine per sedersi e tavoli per merende e mi ha sorpreso vedere l'acqua del fiume quasi bella (ha piovuto e nevicato tanto sui monti!). Per arrivare però a un vero parco fluviale utilizzabile da tutti il cammino mi sembra ancora lungo. Ritornati al punto di partenza una mia cara amica ha trovato un finestrino della sua auto spaccato.
La passerella che collega le due rive del fiume all'altezza del Tiro a Segno

Scorre veloce

Il campo di grano



La pioppeta dove si merendava: irriconoscibile

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