sabato 15 dicembre 2012

Non ricordavo che il vecchio Peschiera ( era Carlo, di nome, e Carlo era anche il nipote) fosse soprannominato Miseria Cane: Lucia Rosa dice che quando venivano in corte chiedevano: Dove sta Miseria Cane?, non Carlo, non il Peschiera! Ma non mi stupisco dei soprannomi perché tutti ne avevamo uno, a volte anche due. Emma, invece sembra prendersi una sua rivincita: piccolina, scura come Santa Zita, come dice Sergio, attaccata ai muri della casa facendo calzerotti di lana coi cinque ferri, silenziosa, quasi si volesse rendere poco visibile; eppure, forse proprio per queste caratteristiche, è un ricordo molto presente, spicca per la sua mitezza e anche per un'accettazione sorridente di quello che ha in serbo per noi la vita.

Nessun commento:

Posta un commento