venerdì 19 ottobre 2012

Io non sapevo una parola di tedesco, lui niente o quasi d'italiano, si comunicò con gli occhi, poi lui mi prese per mano e mi accompagnò all'interno del traghetto dove, seduti sulle poltrone, c'erano i suoi genitori e un giovane uomo con una giovane donna. Il padre lo ricordo molto affabile e cominciò a parlarmi in latino! Ma ancora ne sapevo poco, poi si aiutava con i gesti e riuscii a capire che magnificava il volo dello Sputnik nello spazio, forse bevvi con loro un'aranciata. Mi sembra ancora una cosa molto strana tutto quanto era accaduto alla mia prima uscita lunga, eppure andò così, in quei pochi quarti d'ora avevo vissuto in una specie di bolla che mi aveva isolato dagli altri. Il traghetto però arrivò a Piombino, dovetti andare con gli altri ma, prima, Hans mi sfiorò la guancia con un bacio. 

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