lunedì 1 ottobre 2012

Una delle prime case che venne costruita in questa parte di strada fu quella dei Borelli, davanti all'orto di Dantina e Fedora e alla felice casa dei Giangrandi.Per noi della corte fu un avvenimento gradito che ci permetteva nuovi tipi di divertimento, tutto il materiale da costruzione poteva costituire mezzo per giocare. mattoni, ghiaino, soprattutto rena (si diceva rena, non sabbia) e quando i lavori arrivarono al primo piano ci trovammo di fronte a un vera e propria tentazione: davanti alla grande porta-finestra a sud c'era una base rettangolare piuttosto ampia per un terrazzo. Quando la sera andavano via i muratori noi salivamo le scale ancora grezze e ci si affacciava al terrazzo, proprio sotto c'era un grande mucchio di rena, non senza paura si prendeva la rincorsa e ci tiravamo giù, ad occhi chiusi ed era un volo incantevole, una sensazione di libertà e di sfida, l'atterraggio un pochino duro, a dir la verità, ma non ci siamo mai rotti niente. Questo "gioco" finì quasi subito perchè qualcuno dalla strada ci aveva visto e istruito sui pericoli corsi.

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