sabato 29 settembre 2012

Questo slargo all'incrocio di via Vecchi Pardini con via del Tiro a Segno era molto importante e poi ne parlerò; ora torno indietro, verso casa, verso ovest e dopo Musolino trovo due case e più scostata dalla strada una corte. In un delle case abitava una donna dell'età di mia madre e di Dantina e la ricordo perché veniva spesso a Fibbiani: una donna non tanto alta, di nome Flavia, capelli sul rosso e anche la pelle sembrava concordare, quasi un'abbronzatura continua su volto e braccia, un volto tranquillo, sorridente e simpatico. Doveva essere amica di Dantina, ma chi non era amica di Dantina? e quando passava dalla via si fermava a parlare. Non ricordo quasi altro di lei, solo che aveva una sorella suora. Nella piccola corte (aveva un nome?) abitava la famiglia Rindi con due bei giovanotti e una figlia di nome Fiorella.
Dopo la fogna del carburo c'era la villa dei Cinquini ma la cancellata la rendeva un'isola difficile da esplorare, una serie di campi separava la villa dalla mia corte, non c'erano affatto case, solo campi e orti, come quello di Arturo e Italia. Questo pezzo di strada forse è il più irriconoscibile e cominciò a cambiare quando eravamo ancora bambine.

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