domenica 2 settembre 2012

Boschino
Si chiamava Antonio, Tonio,  ma quasi tutti lo chiamavano Boschino e mi sembrava che lui non fosse molto contento. Era il nonno di Marisa e Paola e viveva con loro e con il Frati. Prima abitavano vicino a Edilia, nella parte di corte dove facevamo lo sculaccione estivo, dopo andarono nella casa dove avevano abitato Enzo, Irene e la figlia Bernardetta cioè in una porzione della casa di Elvira. Era già vecchio e aveva certo fatto il contadino e si raccontava di un carretto che forse si era rotto perché aveva le stanghe di fico, di legno tenero e così noi si sentiva dire dai ragazzi "Boschino, hai il "caretto" con le stanghe di "fio"!" e non c'era altra cosa che lo facesse arrabbiare tanto. Era amico/nemico di Adolfo (Naso) e si litigavano amichevolmente.
Boschino quando la sera sedevamo sullo scalino di marmo della casa a chiacchierare ci diceva che da grandi avremmo avuto i dolori. Aveva un orologio da taschino di cui era molto orgoglioso e lo guardava spesso; quando suonava l'ora del campanile della chiesa di Sant'Anna controllava che fosse giusta, cioè che fosse uguale a quella segnata dal suo orologio.

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