lunedì 3 settembre 2012

Adolfo (Naso)
Adolfo era nonno di Beppino di Leda, padre di Carlo, il falegname che fu ucciso in un incidente mentre tornava dal lavoro con la sua motocicletta. Adolfo quindi era vecchio, alto e dinoccolato, di poche parole e, direi, triste, non aveva proprio niente da ridere. Era stato ed era contadino, i contadini non andavano in pensione. Il pratino davanti casa si chiamava il pratino di Adolfo, e lì c'era anche il pozzo di Adolfo.Adolfo aveva una stalla sul retro della casa con tante gabbie di conigli e porcellini d'India e aveva i campi sopra (cioè a nord) la fossa che poteva attraversare con una tavola lunga che poi ritirava. In quei campi coltivava un bell'orto con pomodori e altre verdure tra le quali i cavolfiori. Questo lo ricordo bene perchè noi bimbe e bimbi andavamo spesso in quei campi e ci divertivamo a passare sulla tavola di corsa (a volte cascando nella fossa se qualcuno, vero Lolle?, la muoveva o la tirava. Beh, quell'anno erano cresciuti dei cavolfiori bellissimi e aprendo le foglie si potevano vedere quelle palle bianche che erano gustose, specialmente crude. Cosa facemmo si può intuire; capimmo poi il danno che avevamo fatto quando Adolfo ci inseguì per un lungo tratto e non potendoci raggiungerci perché allora si volava ci requisì le biciclette e per qualche giorno restammo in casa in castigo. Di Adolfo ricordo il carrettino strano sul quale disponeva le verdure da portare al mercato di Lucca: una disposizione precisa, per forme, colori e grandezza che mostrava l'amore per il suo lavoro e il rispetto per i frutti dell'orto.

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