martedì 11 settembre 2012

Il Gigliucci
Anche lui, come il Torselli, veniva chiamato per cognome. Il suo nome era Giulio ma raramente veniva chiamato così. Non molto alto, magro, sempre ben vestito, lavorava a Lucca, mi sembra come meccanico dentista. Si spostava spesso in bicicletta anche quando era già in su d'età e una volta che lo vidi in Piazza S.Michele proprio in bici mi disse che finché avesse potuto si sarebbe spostato così perché a piedi per lui era difficoltoso. Da molti anni non lo vedevo ma fu come lo avessi visto il giorno prima, le parole scorrevano con semplicità.  Era sposato con Lida e aveva due figlie: Rosanna e Virginia e viveva in una casa grande, con stanze ampie (misuravo la grandezza sulla mia casa che effettivamente era molto più piccola). Per qualche tempo viveva lì anche Truccio e a periodi veniva Jolanda. Il Gigliucci aveva le idee di mio padre e del mio zio Oreste e con loro spesso si fermava a parlare.

1 commento:

  1. Il Gigliucci aveva giocato nella Lucchese quando era in serie A Mio suocero che era un appassionato di sport e in particolare di calcio me ne parlava sempre."Da queste parti ci deve stare il Gigliucci...un grande..." Un giorno, che mio suocero era a casa mia, arrivò il Gigliucci per farmi vedere una cartella delle tasse e fu un incontro che andava ripreso per rivederlo a veglia! Si cominciarono a raccontare di tutte le partite, di tutti i goal, ricordandosi perfino le date e il minuto del goal! E ridevano come matti di quel goal che il Gigliucci infilò in porta palla e scarpa, perchè aveva i piedi piccini e le scarpe erano troppo grandi!

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