mercoledì 5 settembre 2012

Edilia
Grassoccia, viso fresco sempre sorridente, non si era sposata e viveva da sola nella sua grande bella casa. Quando ascoltava raccontare lo faceva come se bevesse le parole e intercalava il suo ascolto con diversi " O té, o té" a significare il suo stupore nell'apprendere le novità delle persone e della corte. Edilia aveva paura dei temporali, specialmente dei tuoni e qualche volta se scoppiavano di notte Dantina andava a farle compagnia; con Dantina era come con una sorella. Quando la vera sorella si era sposata con un signore che l'aveva portata in una bella villa poco lontana, sullo Stradone, aveva dovuto mostrarsi un pò più "signorile", andare qualche volta a teatro, prendere un caffè da Pfanner, recarsi al ristorante.. Ma non erano proprio cose per lei che si sentiva, diciamo, un pò a disagio.
Il caffé da Pfanner l'andò a prendere con la Geni, si sedettero compunte e ordinarono i loro caffè al cameriere e quando questo ritornò con l'ordinazione cominciarono a guardarsi sgomente: sul tavolo c'erano, sì, due caffè ma anche due bicchieri d'acqua che non avevano ordinato! Non sapevano cosa fare, erano in ansia e alla fine chiamarono il cameriere: Scusi, sa, i due bicchieri d'acqua non li abbiamo ordinati.
Non mi sono note la reazione e la faccia del cameriere perché a questo punto le risate scuotevano la corte.

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