mercoledì 30 gennaio 2013

Nei giorni passati sono andata a cercare "erbi", noi si diceva "a far gli erbi" come "a far i funghi". Le donne della corte "facevano gli erbi" e li pulivano lì nei prati prima di portarli a casa e lavarli "a tant'acque" specialmente se nei giorni prima aveva piovuto. Dietro la corte, a nord, una distesa di campi quasi tutti a fieno permetteva questa raccolta e mia madre, in primavera e in autunno andava spesso; a volte la seguivo e imparavo gli erbi. E' una tradizione che ho sempre conservato anche perché mi piacciono molto sia lessati e conditi con buon olio, sale e aceto, sia sfritti con uno spicchio d'aglio. E'  rilassante camminare nei prati e chinarsi a raccogliere le erbe buone: sono un pò diverse qui dove abito ora, ad esempio gli erbi veri, come li chiamava mia madre, scarseggiano mentre abbondano le cicerbite azzurrine e pelose, gli ingrassaporci, che non si conoscevano nemmeno, le senapi, le cicorie, i piscialletti. Forse ormai quegli erbi buoni scarseggiano anche nei campi dietro Fibbiani ma sono fortunata ad avere ancora il privilegio di raccoglierli.

1 commento:

  1. non mi piacciono gli erbi sono amari, ma spesso andavo con mia nonna a raccoglierli, è molto bello e molto rilassante, fai bene a continuare queste tradizioni, ..... inoltre visto che ti piacciono buon appetito.

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