Il pratino
C'era ancora un alto pozzo nel pratino dietro casa
ma non proprio nel suo centro quasi fosse sconsolato
dal non esser più da tempo normalmente utilizzato.
Tutto intorno erba e fiori, mica quelli dei gardini
sontuosi e appariscenti
no, soltanto pratoline e veroniche lucenti.
Le veroniche non son altro che quei tanti fiorellini
che d'azzurro coloravano l'erba di tutti i pratini.
In quel prato piccolino si è giocato tutti i giorni:
capriole, girotondi e "valanghe" in quell'inverno che la neve tutt'intorno
regalò a noi piccini un pupazzo bello e tondo.
E fu lì nei freddi giorni, con la neve e con il gelo,
che i più grandi, donne e maschi, combatterono davvero:
si tiravano con gioia grandi palle ben gelate
ma distanti, non vicini, per non farsi tanto male.
Non c'è più quel bello spazio, chiuso è stato da cancelli
non ci son più quei bambini
che con una pallina e niente
si spargevan nella corte
rallegrandone l'ambiente.
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