mercoledì 6 febbraio 2013

Il pratino

C'era ancora un alto pozzo nel pratino dietro casa
ma non proprio nel suo centro quasi fosse sconsolato
dal non esser più da tempo normalmente utilizzato.
Tutto intorno erba e fiori, mica quelli dei gardini
sontuosi e appariscenti
no, soltanto pratoline e veroniche lucenti.
Le veroniche non son altro che quei tanti fiorellini
che d'azzurro coloravano l'erba di tutti i pratini.
In quel prato piccolino si è giocato tutti i giorni:
capriole, girotondi e "valanghe" in quell'inverno che la neve tutt'intorno
regalò a noi piccini un pupazzo bello e tondo.
E fu lì nei freddi giorni, con la neve e con il gelo,
che i più grandi, donne e maschi, combatterono davvero:
si tiravano con gioia grandi palle ben gelate
ma distanti, non vicini, per non farsi tanto male.
Non c'è più quel bello spazio, chiuso è stato da cancelli
non ci son più quei bambini
che con una pallina e niente
si spargevan nella corte
rallegrandone l'ambiente.

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