martedì 19 febbraio 2013

Lo sculaccione

Che circolo, ragazzi, che compagnia,
quanti eravamo non so dirvi mi(c)a.
So solo che di giorno e anche di notte
riempivamo col cerchio quella corte.
Sia davanti che dietro si giocava
con tante bimbe, bimbi e altre persone
per poter dare quello sculaccione.
Il più grande però fu quell'estate
nello spazio davanti a Dora e a Edilia:
di bimbe e di fanciulle il girotondo
aumentò nel giro di un secondo
e i maschi che da noi eran troppo pochi
venivan da altre corti a fare i giochi.
Anche da Lucca stessa in bicicletta
a una cert'ora arrivavano in fretta.
No, non per le bambine:
di certo per veder le ragazzine
che sistemati i capelli con passate
sembravan belle come delle fate.
E su a chi tocca dar lo sculaccione?
correte subito nell'altra direzione!
Sopra di noi vegliavano le stelle
illuminavan quelle bimbe belle.
Allora erano tante e luminose
non c'eran luci ad oscurare il cielo
e a rendere sfocata la visione:
splendevano a milioni su a guardarle
a volte si provava anche a contarle.
I piedi il suolo colpivano veloci
per raggiungere il posto abbandonato
dopo lo sculaccion desiderato
e tutto il cerchio percorrere dovevi
restavi fuori se non ti muovevi.
Alle ragazze davan tocchi lievi
galanterie di un tempo ormai passato
ma che fortuna averlo attraversato.

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