mercoledì 16 maggio 2012

Comincia quindi un'altra fila di case e la prima. a est, è grande e bella e quasi subito recintata, la prima casa che fu chiusa da muretto e cancello, ricordo ancora quando non lo era: ci giravamo intorno giocando a rimpiattino, da est a ovest e da ovest a est, una volta la mia testa e quella di un altro bambino si scontrarono ma la carta paglia sulla fronte aggiustò presto le cose. Questa era la casa di Lido, il barbiere di S:Anna, un negozio sullo stradone, un negozio pulito e profumato dove sono entrata raramente, solo i maschi entravano a farsi i capelli e i più grandi la barba. Per Natale ricevevano in regalo un calendarietto profumatissimo con immagini di belle donnine, lo odoravo deliziata. Non ricordo la moglie (la madre era forse la vecchia signora col naso sciupato da una malattia?) né i figli, se ne avesse avuti. Per un breve periodo abitarono con loro dei parenti che avevano due figlie, Graziella, già grande e Lauretta della nostra età; aspettavano che fosse pronto un appartamento e dopo poco tempo vi andarono ad abitare. La casa aveva l'accesso dal chiassetto e aveva una sola porta d'ingresso a sud.

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