E ora arriva la casa più singolare, per me singolare, quella di Arturo e Italia. Per entrare bisognava salire una scala con terrazzino e su quegli scalini salivamo a dominare i giochi della corte. Alla base il bellissimo fico d'India che tante volte ci ha punto la pelle di mani e gambe. Per un certo tempo davanti alla casa ricordo un pollaio che veniva smontato in occasione della processione del
Corpus Domini, poi venne tolto per sempre. I figli dei vecchi coniugi erano adulti e sposati, forse mai veduti, non ne ricordo uno.
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