domenica 6 maggio 2012

Nella seconda casa abitavano Giovanni e Luisa con i due figli Alberto e Aleandro. Luisa era alta e robusta, fortemente miope portava occhiali dalle lenti spesse, non aveva molti rapporti con le donne della corte, con mia madre abbastanza. Alberto (noi si chiamava Albertone) era robusto e piuttosto zitto: una volta stava schiacciando noci su un acquaio di marmo lasciato in terra da chissà chi ed io gliene chiesi un pezzetto. "Metti la mano qui", io ce la misi e lui mi schiacciò due dita col martello. Aleandro era più piccolo, occhi chiari, capelli neri e dai maschi veniva chiamato Gobbatrice II perché Albertone era detto, non ne ho mai saputo la ragione, Gobbatrice I. Davanti casa un grosso melo produceva "le meline", spesso le rubavamo: sapore mai dimenticato.

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