mercoledì 29 agosto 2012

Altri mosconi venivano generalmente in estate quando, la sera, tutta la corte si metteva fuori al fresco e le ragazze e le bambine sedevano sugli scalini delle porte di casa, sul murìcciolo, ascoltavano con un orecchio solo le storie di paura che raccontavano i più vecchi, giocavano per la strada sotto la luce dell'angolo tra via Vecchi Pardini e via Boboli oppure si riunivano in cerchi, a volte veramente molto grandi, generalmente nello spazio davanti alle case della Meri, di Edilia e di Dora e facevano un bello sculaccione. Naturalmente c'erano i mosconi altrimenti non c'era sugo solo con donne. Questi ragazzi venivano in bicicletta magari dopo una giornata di lavoro (dopo la quinta elementare tutti a lavorare) e potevano conoscere meglio, con sguardi, gesti e parole le ragazze grandi. Mi ricordo che le sculacciate dei ragazzi alle ragazze erano timide e leggere, pochissimi erano sguaiati anche perchè tutto il gioco si svolgeva sotto la supervisione delle mamme che poco lontano, anche se non lo davano a vedere, controllavano tutto.

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