domenica 19 agosto 2012

Quello della luce
Periodicamente veniva nella corte un uomo ben vestito con un quaderno o registro e entrava nelle case per leggere il contatore. Era quello della luce. La luce elettrica serviva soltanto per illuminare le case ed era fornita da società che si chiamavano Ligure, Valdarno, a me sembrava di sentire spesso dire La Ligure ma non ci stavo tanto dietro. Avevamo nelle case impianti elettrici con fili esterni ed altri aggeggi e degli interruttori a farfalla che si giravano e ti davano il più delle volte la scossa. Specialmente l'interruttore delle scale che preferivo fare di corsa al buio piuttosto che fulminarmi. La luce andava via quasi ogni volta che veniva un temporale e prima di tornare ci metteva del tempo. Se era sera si usavano candele e a me piaceva cenare a lume di candela. Mia madre diceva: La bocca la troverete!. Poi venne l'Enel e ci portò via il campo di grano coi fiordalisi e i papaveri, ci lasciò a dire il vero mucchi di paloni in cemento da salire e scendere e vecchie strutture in ferro arrugginito sulle quali facevamo giravolte, bimbi e bimbe insieme.

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