giovedì 14 giugno 2012

Certo lo sculaccione era interessante e soprattutto giocavano con noi bimbe anche le sorelle e i fratelli più grandi: ricordo grandi circoli intorno ai quali girare, in senso inverso allo sculacciatore, per riconquistare il posto lasciato libero. Generalmente era nelle sere d'estate davanti alle case di Edilia, Dora e del Torselli perchè lì il buio era attenuato dalla luce pubblica sul cantone, i ragazzi più grandi venivano anche da altre corti e addirittura dalla città. C'era qualcosa in quelle sere che percepivamo anche noi bimbe; le attenzioni dei maschi verso le femmine, i sorrisi, le galanterie e si intuiva che sarebbe accaduto prima o poi anche a noi. Qualcuno che andava a letto presto protestava dalla finestra e si raccontava, ma io non l'ho mai sperimentato, di vasi da notte colmi svuotati sui partecipanti ai giochi.

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