Poi la casa di Amedeo, la moglie Bruna e l'unica figlia Renza. Una casa grande che non frequentavamo, Renza era più grande e già fidanzata o promessa a un giovane che lavorava all'estero e non partecipava quasi mai ai giochi delle sere d'estate, giochi come "lo sculaccione" che vedevano insieme ragazze e bambine e giovanotti che venivano perfino dalla città: eh, sì, le femmine prevalevano in corte Fibbiani.
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