sabato 9 giugno 2012

Si chiamava il murìcciolo, proprio così, e chiudeva la corte partendo dal muro della casa di Matilde; ci si sedeva lì a parlare, si facevano sfilate in equilibrio, avanti e indietro, era un posto dove riposarsi dopo i giochi, dove consumare la merenda magari bevendo alla pompa poco distante, era una pausa di riflessione e di distacco dal movimento. Seduta sul murìcciolo ho pensato e sognato la vita.

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