giovedì 7 giugno 2012

L'ultima parte ovest della corte era un grande caseggiato, tutto abitato dalla famiglia Mencacci. In fondo, uno stradello conduceva sul retro e proprio vicino al suo imbocco un fantastico noce chiudeva la zona abitata. Mi ricordo Albertina, la madre di tutti i Mencacci, una donna vecchia e sorridente che mia madre andava spesso a trovare. Dei figli in quella casa erano rimasti in due, il più piccolo e Leonetto, l'unico che aveva continuato a lavorare la terra e si era sposato con Zelinda, una donna alta e bionda, espansiva che gli aveva dato due figli, Francesco e Michele. Leonetto era un uomo che sprigionava forza, lo ricordo sul trattore nei campi dietro casa.

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