lunedì 11 giugno 2012

Le porte d'ingresso delle case erano sempre aperte, d'estate le tende riparavano dal sole e dalle mosche (quanto DDT avremo respirato non lo so e comunque tutti i giorni le faccende finivano con una bella spruzzata di Flit, anzi di Flitte) e insomma dicevo, le porte e quindi le case, erano lì per entrare, a volte un lieve "permesso?".
Ma non si approfittava di questa ricchezza, solo quando ce n'era bisogno, a volte per disinfettare una ferita, che le nostre madri ci avrebbero rimproverate, o per ripararsi dalla pioggia. Si imparavano gli odori delle cucine degli altri. gli odori delle case, a occhi chiusi avresti detto dov'eri.

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