giovedì 28 giugno 2012

Si cresceva e al fiume non andavamo più e mentre lo lasciavamo diventava sempre più sporco ma ci attiravano altre cose e così non ci accorgemmo della morte del Fossetto perché la falda si era abbassata, del capannino del Nozzi abbandonato, delle pioppete, dove avevamo raccolto funghi morecci accompagnate dai padri o dai fratelli in autunni pieni di splendore, che diventarono impraticabili e sudicie, delle fosse di confine tra i campi che si seccarono, della fossa a nord della corte priva ormai di erbe acquatiche e boddacchini sterminati dalle fogne delle nuove case che cominciavano a costruire. E senza quell'acqua sparirono gli orti dove avevamo rubato carote e pomodori e i campi di rape.

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