martedì 12 giugno 2012

Molto spesso si giocava a palline, bastava che qualcuno le tirasse fuori dalle tasche che tutti ci si precipitava in casa a prenderle; col calcagno si scavava la buchetta, poi rifinita con le mani e ben lisciata intorno, si metteva una distanza da cui tirare e ...via al gioco. Dopo il primo tiro le palline, poche ormai quelle di coccio, bellissime, si avvicinavano al traguardo e con tiri di dita ( mi ricordo che era  il pollice a scattare contro la pallina  mentre l'indice lo teneva bloccato, se il tiro era verticale, con le nocche che toccavano la terra entrava in gioco la famigerata ancata, una spinta dell'intera mano che era però fuorilegge e causava bisticci infiniti) misurati e precisi si indirizzavano alla buca per vincere tutte quelle in gioco.

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