domenica 15 aprile 2012

D'estate i fichi d'India rallegravano la corte, davanti e dietro: le case erano una accanto all'altra, i muri in comune, quasi tutte a due piani con porte d'ingresso opposte, una a nord, l'altra a sud, erano schierate su tre file, l'una di fronte all'altra. Oltre alle file delle case ce n'erano due di capanne con stalle sottostanti che ancora servivano agli animali e al fieno.
Partendo dall'estremo sud e andando verso nord, dov'era il fiume, si trovava la prima fila di capanne, poi uno spazio corte, la prima fila di case, un altro spazio corte, quello principale e più frequentato, la seconda fila di case e, dietro, la strada comunale stretta e sterrata, ancora uno spazio in parte erboso, in parte lastricato in pietra, la terza fila di case, non tutte unite tra loro e infine l'ultima fila di capanne.
E poi campi, la fossa, altri campi, il Fossetto, i poggi e le pioppete, e il nostro fiume, il Serchio.

Nessun commento:

Posta un commento