giovedì 12 aprile 2012

Le mani sporche, l'acqua della pompa le sciacquava, uno a turno a pompare. E poi merenda, pane vino e zucchero, pane e marmellata di more, pane olio e aceto.
Più necessario il gioco, il cibo si nascondeva e il pensiero del dito acceso nell'aldilà a ritrovarne perfino le briciole ci toccava per poco la mente.
Anche i grandi merendavano: Dantina in estate peperoni e pomodori conditi, acciughe marinate e bicchieri di picciòlo, anche ai bimbi e agli operai che cominciavano ad aggiustare la strada che andava al Magro e a Pistelloni.

2 commenti:

  1. Io a palline ero una schiappa ma stavo in coppia con Grazina che col suo goggione verde era bravissima.Mi ricordo una Pasqua di non so quale anno che con i soldi che mi aveva regalato mio padre comprai tante palline e Piero il Tapa in mezz'ora me le vinse tutte
    Lucia Rosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Piero Tapa era veramente un Ivan il Terribile! Una volta, verso i 12-13 anni mi picchiò perchè ero più alta di lui di un centimetro e non potevo: primo essendo donna e per giunta più piccola d'età!

      Elimina