martedì 24 aprile 2012

E poi le parate.Si ammucchiavano i sassi più grossi dal bordo del fiume fino a mezzo metro circa dentro l'acqua, fin dove sfiorava le ginocchia, causando così una deviazione alla corrente e ottenendo un piccolo lago dove far stazionare barchette fatte con foglie di piante trovate lì vicino che poi venivano spinte via dal porto e seguite nei loro spostamenti. E mentre si giocava coi piedi nell'acqua bassa le donne si lavavano: le più giovani con costumi neri, le più anziane o timide con le camicie da notte bianche che si gonfiavano nell'acqua del "rasaio" che scivolava limpida verso il punto dove calava il sole e rimandava ai nostri occhi scintillii e bagliori mai dimenticati.

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