domenica 22 luglio 2012

Anche la musica ci piaceva, oddio le canzoni a dir il vero, le canzoni che cantavano le donne mentre facevano le faccende con le finestre aperte, canzoni dei primi Sanremo. Vieni, c'è una casa nel bosco... Buongiorno Giuliana, buongiorno piccina...e altre che imparavamo in parrocchia. Ma eravamo preparate e intonate per il continuo ripetere filastrocche, conte per i giochi, giochi di movimento che prevedevano rime o parole sillabate, ritmate. Uno, senza muovermi, senza ridere, con un piede, con una mano, a picchietto, davanti e dietro, barauffite, patatine! e la palla rimbalzava sul muro lanciata più o meno veloce a seconda dell'azione da fare. E Giro giro tondo, il pane dentro al forno, un mazzo di viole, le do a chi le vuole, le vuole la ...ina, casca in terra la più piccina! E Guarda lì quella vecchiona, che non vuole mai giocare, e per prima penitenza in ginocchio deve stare...

2 commenti:

  1. Io il gioco della palla me lo ricordo così:
    oriè, stando ferma, alzando un piè, con una mano, a picchietto, davanti e dietro, barauffite , patatine.

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  2. Al muro della casa di Elvira si diceva così, qualche volta forse ho recitato anch'io la tua versione.

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