lunedì 2 luglio 2012

Sempre d'estate, verso il tramonto, passava il gelataio, il Petrocchi, col suo carrettino bianco e azzurro corredato di cialde e coni: Piangete bambini che mamma vi compra! e tutti con 10 lire avevano il gelato dentro due cialdine rettangolari che finivano in un attimo; qualcuno lo prendeva anche da 20 lire e i più golosi potevano uscire dalle porte a nord per intercettare il carrettino sulla strada e comprarne un altro. A dir la verità qualche volta passava anche un altro gelataio che aveva un nome strano ma mia madre ci consigliava di non comprarlo da lui perché non si era sicuri che fosse fatto in maniera perfetta.(Chissà come mai mi è venuto in mente il cognome Petrocchi che, dice Lucia Rosa, è il vero cognome del venditore di gelato, chi lo produceva era però Cecchini e noi si diceva: E' arrivato il Cecchini! In quanto al secondo gelataio Enza mi ha ricordato che si chiamava Alidò.

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