giovedì 12 luglio 2012

E così anche il rapporto con la morte era naturale. Ai funerali si partecipava tutti e spesso si andava nelle case a vedere i morti e a salutare la famiglia. Se morivano bambini, poi, o persone giovani era quasi un obbligo. Ne ricordo in particolare due di queste esperienze. La prima resta quasi sospesa nella mente come un sogno; ero molto piccola e non ricordo il nome di quella bambina ma ricordo la stanza dove fui portata a vederla, ancora, se sapessi, potrei dipingere la scena: non era la mia corte ma un posto di là dallo stradone, la porta d'ingresso era a ovest (il sole ci batteva ed era pomeriggio), sulla sinistra, in un letto, non ricordo che ci fosse una bara, c'era una bambina sotto le coperte che sembrava dormire ma si sentiva quasi odore di dolore e mia madre abbracciò una donna e ci parlò.

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