martedì 24 luglio 2012

Un gioco che ci rendeva agili e precise era il Mondo. Noi lo chiamavamo così, il Mondo, so che qualcuno lo chiama Campana. Disegnavamo sull'aia di Elvira, con pezzi di mattone rosso un rettangolo grande e si divideva in due parti uguali con una riga tracciata per il lungo, poi altre quattro righe orizzontali formavano una rete di dieci rettangoli che si numeravano dal 10 al cento o dall'1 al 10. Fatta la conta per decidere le partenze e dopo aver scelto le piastrelle da tirare e trascinare col piede si iniziava il gioco: con la mano si gettava la piastrella nel primo rettangolo (10) e a gamba zoppa si entrava dandole col piede una piccola spinta per avviarla al secondo rettangolo e così via. Il gioco era complesso e prevedeva varie procedure. Dovevi stare su un piede, utilizzarlo al meglio, non pestare le righe e ti potevi riposare al 50...Facevamo spesso questo gioco, qualche volta partecipavano anche i maschi, ma non c'era storia, le bimbe erano più brave.

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